Migrazione da MSDOS a GPT
Fino ad oggi abbiamo usato fdisk per creare la tavola delle partizioni, questo comando crea partizioni nel formato msdos.
Quando è stato pensato il comando fdisk si usavano dischi rigidi da pochi MEGABYTE, oggi siamo arrivati ad usare svariati TERABYTE.
Il povero fdisk può creare una tavola delle partizioni fino a 2Tb, con l’arrivo dei grandi dischi non si può più usare la tavola delle partizioni in msdos, dobbiamo usare una tavola GPT.
Come fare ?
Ci sono diversi programmi che creano la tavola in GPT, purtroppo solo uno è presente di default nel RESCUE di debian, il più ostico da usare, il meno intuitivo.
Il fenomeno che ha scritto parted meriterebbe 200 frustate, poi non si capisce bene il motivo per cui nel rescue di Debian ci sia parted che non somiglia neppure vagamente a fdisk e non ci sta gdisk che è praticamente uguale a fdisk.
Mistero della fede ….
Cominciamo, abbiamo acquistato il nostro nuovo hard disk da svariati Tb e non sappiamo come fare. Non serve bestemmiare, le bestemmie fanno sfogare ma non risolvono i problemi, per risolverli serve quel cesso di programma di parted.
Quindi ficchiamo il dvd di boot e avviamo in rescue mode, dopo tutta la menata per configurare la rete, decidiamo per non montare un FileSystem
impartiamo il primo comado per informare il disco che da questo momento avrà una tavola delle partizioni GPT
# parted -s /dev/sda mklabel gpt
Chiaramente nessuna risposta, ma a questi siamo abituati
Adesso dobbiamo creare una piccolissima partizione ext2 per quel fenomeno di grub, anche lui fa a cazzotti con GPT, quindi accontentiamolo.
#parted
dentro a sto fenomeno di programma scriviamo print, ci dovrebbe dire che il disco è in GPT
a questo punto creiamo una prima partizione
mkpart primary ext2 1 256M
ovvero gli diciamo che la partizione è primaria che inizia dal primo blocco, si protrae per 256Mb ed è una ext2
Volendo si può fare anche più piccola, ma visto che lo spazio c’è, non saranno 256Mb che mi riempiono il disco.
con il comando print verifichiamo che la partizione sia effettivamente creata
adesso dobbiamo cambiargli gli attributi, no, non deve diventare un partiziono, rimane una partizione, inutile ma rimane femmina 🙂
set 1 bios_grub on (ovvero la prima partizione è un bios grub attivo)
con il comando print dovremmo vedere che la prima partizione è ext2 ed ha attributo bios_grub attivo.
Con il comando quit usciamo
e dalla shell diamo ancora i comandi a questo CESSO di programma
#parted -s /dev/sda unit mib mkpart primary 256M 100%
ovvero creiamo una seconda partizione primaria che parte dal 256esimo Megabyte fino al 100% della capacità del disco.
#parted -s /dev/sda set 2 lvm on
con il comando
#parted -s /dev/sda print controlliamo che la seconda partizione abbia lvm attivo.
Giusto per non farci mancare nulla, è sparito ext2 dalla prima partizione, non fa nulla, in realtà c’è ma questo fenomeno di programma ha qualche BUG (più di qualcuno).
adesso passiamo a realizzare i nostri volumi
# pvcreate /dev/sda2
# vgcreate Pinoccchio /dev/sda2
# lvcreate -n ROOT -L 8G Pinocchio
# lvcreate -n SWAP -L 4G Pinocchio
# lvcreate -n HOME -l100%FREE Pinocchio
Formattiamo le partizioni
# mkfs.xfs /dev/Pinocchio/ROOT
# mkswap /dev/Pinocchio/SWAP
# mkfs.xfs /dev/Pinocchio/HOME
montiamo la ROOT
# mount -t xfs -o defaults /dev/Pinocchio/ROOT /mnt
Copiamo il sistema operativo dal vecchio disco in /mnt
installiamo il grub su /dev/sda
e riavviamo….
Ecco a voi il nuovissimo dico popolato con più spazio di prima 🙂