Rovinare il mercato del lavoro
Rovinare il mercato del lavoro ….
Ci si lamenta tanto che non c’è lavoro.
Ovunque vado, tutti si lamentano che il lavoro manca.
Ma, qualcuno si è posto il problema di capire cosa sta accadendo?
Stanno accadendo 2 cose
1) Si parla tanto di crisi, che ci si è abituati a dire che siamo tutti in crisi
2) Ci si approfitta della crisi per sgraffignare dei soldi
Oggi ho analizzato alcune offerte e richieste di lavoro e mi sono reso conto che il problema della crisi è dovuto a diveri fattori.
1) I lavoratori hanno rovinato il mercato del lavoro accettando proposte oscene e lavorando a prezzi sempre inferiori, se non lo hanno già rovinato stanno facendo di tutto per Rovinare il mercato del lavoro
2) I datori di lavoro, avendo a disposizione lavoratori che si svendono, accettano manovalanza di basso macello e contribuiscono a Rovinare il mercato del lavoro
3) La qualità del lavoro scende perché i primi, quelli che si svendono, non sono professionisti
4) Gli imprenditori si ritrovano una flotta lavoro non professionale e questo contribuisce a Rovinare il mercato del lavoro
5) I disonesti sfruttano la parola crisi per non pagare affatto.
Durante l’analisi di coloro che si offrono per un determinato tipo di lavoro è emerso che dicono di possedere qualifiche che nel 90% dei casi non servono a nulla, lo dicono perché pensano che il lavoro qualificato si misura coi titoli che non servono.
Addirittura più di uno millanta titoli che non possiede affatto.
Per fare il carrozziere serve una modesta scuola professionale e tanta voglia di lavorare, non occorre una laurea in ingegneria meccanica.
Per fare il dentista occorre una laurea in odontoiatria, capisco che un buon odontotecnico con tanta esperienza potrebbe, nel 80% dei casi sostituirsi al medico, ma è quel 20% dei casi che fa la differenza.
Poi ci sono gli annunci di false offerte di lavoro, nel 100% dei casi in cui chi offre lavoro non è disposto a mostrare, a lasciare, a far uscire il contratto dall’azienda, prima che questo venga firmato, c’è qualcosa che non quadra. Questo deve essere un campanello d’allarme.
Quando si chiede una prova gratuita, questa è legittima se non si viene assunti e non si è raggiunto un risultato apprezzabile, viceversa la prova andrebbe pagata.
Molte volte, nel mio lavoro sono costretto ad avvalermi di professionisti, quando devo selezionare il professionista più idoneo ad un determinato lavoro, stabilisco un tempo entro il quale si deve raggiungere un obiettivo.
Se il risultato viene raggiunto nei tempi previsti e la persona è di mio gradimento, questa viene assunta ed incaricata, il risultato della prova rimane di sua esclusiva proprietà e non verrà mai utilizzata dal sottoscritto.
Se il risultato viene raggiunto in tempi non ragionevoli, il professionista non viene assunto ed il lavoro svolto durante la prova, rimane di proprietà del suo autore, anche in questo caso il sottoscritto non utilizzerà mai quel lavoro.
Qualora venisse svolto un lavoro che comunque potrebbe servirmi, in questo caso il lavoro va pagato, quindi la prova non è una prova gratuita altrimenti il lavoratore lavorerebbe sempre gratis.
Per intenderci, potrei selezionare un cuoco al giorno promettendo lauti compensi, lo farei cucinare per la prova gratuita, assaggerei il pasto e gli direi che non mi piace come cucina, quindi lo manderei via. Tutto il cucinato rimarrebbe a me, di conseguenza avrei ottenuto chi mi cucina gratis.
Diversamente, se permetto al cuoco di distruggere il suo operato, dimostro che quello è un cuoco inadatto alle mie esigenze, per questo motivo la prova non può essere fatta per un pranzo di nozze, per evitare di gettare inutilmente le mie risorse.
Tutto questo per dire che se per fare una prova gratuita mi chiedono un impegno di tre giorni, questa non può essere considerata una prova ma una truffa, in questo caso il datore di lavoro mi vuol truffare o comunque vuole che io lavori gratis, questo comportamento serve SOLO a rovinare il mercato del lavoro.
Altro campanello d’allarme sta nel controllare le partite iva di coloro che cercano lavoratori, anche qui ho riscontrato che molte partite iva, presenti sui siti, sono false o appartenenti ad aziende in liquidazione.
La verifica si fa rapidamente inserendo il numero di partita iva nel sito dell’agenzia delle entrate, basta seguire questo link http://www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/vies/vies.htm?p=&s=IT
Inserire il numro di partita iva e controllare cosa emerge.
Se inserisco 11 numeri a caso, emerge che questo numero di partita iva non esiste, se inserisco la mia partita iva emerge che sono in regolare attività.
Per concludere, la crisi è un invenzione di chi vuole che ci sia crisi, se sono un professionista e so di esserlo, non svendo il mio lavoro, posso permettermi di essere pagato prima e faccio le opportune verifiche per evitare di perdere il mio tempo con persone che hanno intenzione di fregarmi.
Se sono una persona che vuole imparare, mi dichiaro un non professionista e sto attento a scegliere il datore di lavoro.
Troverò sempre crisi se accetterò qualsiasi lavoro purché si lavora.
Il lavoro deve essere svolto con il fine ultimo di rendere un servizio agli altri, il servizio deve essere offerto in cambio di un congruo compenso, l’arricchimento è una conseguenza della professionalità che si ha nello svolgere una particolare attività.
Se vado a mangiare dal campione del mondo della pizza, questo mi offre delle garanzie superiori rispetto a giggino il purciaro, pertanto è normale trovare una differenza di prezzo fra i due.
Con il passare del tempo giggino il purciaro sarà diventato più pratico nell’arte nobile della pizza, mentre il campione del mondo si avvicinerà alla pensione, lasciando il suo posto ad un nuovo campione.
Rimane sempre valido il fatto che potrebbe piacermi di più la pizza del puciaro, per questo motivo il purciaro lavora anche se non ha garanzie da offrire, queste inevitabilmente si verranno a creare da sole col passare del tempo.
La mia tesi è avvalorata dal fatto che ci sono persone che senza un soldo, senza un titolo di studio e senza esperienza sono divetati dei colossi dell’economia e ci sono persone che hanno ereditato colossi dell’economia ed in pochi anni hanno fallito miseramente.